Il Federiciano - XV Edizione 2024 Blu
AA.VV.
Aletti Editore
Villanova di Guidonia, 2024; br., pp. 264.
(Orizzonti).
collana: Orizzonti
ISBN: 88-591-8873-3 - EAN13: 9788859188735
Testo in:
Peso: 1.27 kg
Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti
La quindicesima edizione del prestigioso Festival Federiciano di Aletti Editore si è tenuta nell'ultimo fine settimana di agosto nelle suggestive piazze della splendida città siciliana di Augusta, affacciata sul Mar Jonio. La località, fondata nel 1232 proprio dall'imperatore Federico II di Svevia, quest'anno è stata "eletta" sede permanente del premio. La scelta ben ponderata della città federiciana come sede permanente del Federiciano ci riporta alla posizione di spicco di Federico II che, prima di divenire immortale come imperatore del Sacro Romano Impero, ricoprì i ruoli di re di Sicilia, duca di Svevia e re dei Romani. Uomo colto ed aperto a tutte le civiltà, che parlava sei lingue (latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo), promosse la diffusione della cultura, mediante la fondazione dell'Università di Napoli e la creazione della Scuola Poetica Siciliana.
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Tratto dalla prefazione di Hafez Haidar
Federico II voleva creare uno stato moderno, basato su di un apparato burocratico, fedele all'istituzione statale e ispirato a principi di pace e tolleranza. È bello che un personaggio così significativo dia il nome ad un concorso in cui numerosi partecipanti hanno inviato i loro testi, selezionati poi dalla giuria. Le liriche dei sei premiati sono state incise su stele di ceramica, dipinte dall'artista Orazio Costanzo, e hanno l'onore di trovarsi accanto a quelle di Salvatore Quasimodo, Hafez Haidar e di Giuseppe Aletti, che si è sempre impegnato in prima persona nella genesi e riuscita dell'evento.
Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo
La meravigliosa iniziativa ideata dalla mente visionaria di Giuseppe Aletti si conferma, ad ogni nuova edizione, prodiga di grandi emozioni, diviene una messe da cui attingere linfa per la propria inclinazione poetica, ma anche per una crescita umana, sperimentando la spontaneità dei sentimenti e la forza di un movimento collettivo di persone che si mettono in viaggio, ognuno con il proprio bagaglio, per una fervente partecipazione in cui dare il proprio contributo nella preparazione della Festa della Poesia.
Tratto dalla postfazione di Caterina Aletti
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