Teatro è una parola. Per I nomi e le voci di Roberto Mussapi
Algra
Viagrande, 2021; br., pp. 64, cm 12x17.
ISBN: 88-9341-447-3
- EAN13: 9788893414470
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Il libro di Roberto Mussapi, I nomi e le voci. Monologhi in versi, uscito presso Mondadori nella complicata primavera del 2020, con il virus incalzante, lo avvertii come un dono, come un segno di speranza in una congiuntura che grondava dolore, ma lo sentii anche come un momento di incoraggiamento per il mondo del teatro, e non solo. Mussapi è un poeta, un poeta importante, come si sa, ma è pure un grande autore di teatro, forse l'unico di questo scorcio di tempo, come già lo fu Mario Luzi. Ma Mussapi è pure teorico, critico e fin da ragazzo appassionato spettatore della scena che lui stesso considera un suo mondo, uno spazio che gli appartiene come un paesaggio necessario e vitale, e sostanziale per il suo stesso essere poeta. E attorno a questo libro di monologhi ci fu, fin dall'inizio, l'attenzione del mondo teatrale, con videoclips di importanti attori che leggevano brani dei vari testi inclusi ne I nomi e le voci. Ma non solo. Infatti, ci fu proprio sul blog di Succedeoggi un vero e proprio omaggio all'autore con l'intervento di importanti scrittori italiani, i quali analizzarono la drammaturgia di Mussapi da punti di vista diversi: da quello propriamente teatrale del critico Nicola Fano, a quello del mito dello studioso della mitologia nel mondo antico Giulio Guidorizzi, dal versante poetico del giovane critico letterario Alberto Fraccacreta, a quello yeatsiano del saggista Ettore Canepa, quindi Massimo Morasso e Rossella Pretto, oltre a una lunga intervista-dialogo, con il sottoscritto, dove Mussapi si inoltra in una approfondita disanima del proprio pensiero riguardo l'arte teatrale. Ecco, il presente libretto raccoglie questi interventi, così da permettere un prezioso esame non solo del 'versante' drammaturgico del poeta Mussapi, ma pure una indispensabile riflessione su ciò che il teatro sia ancor oggi e del suo rapporto con la parola poetica.