Felice Palma. Massa 1583-1625. Collezione / Collection.
AA.VV.
Bandecchi & Vivaldi
Testi di Andrei Cristina, Ciarlo Nicola, Federici Fabrizio, Claudio Casini e Sara Ragni.
Testo Italiano e Inglese.
Pontedera, 2024; ril. in cofanetto, pp. 289, ill. b/n e col., tavv. b/n e col., cm 24,5x34.
(L'Oro Bianco. Straordinari Dimenticati. The White Gold Forgotten Masters).
collana: L'Oro Bianco. Straordinari Dimenticati. The White Gold Forgotten Masters
ISBN: 88-8341-972-3 - EAN13: 9788883419720
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 2 kg
Scultore giovane di molto merito"; così, nel 1614, Pietro Tacca definì Felice Palma presentandolo all'Accademia fiorentina del Disegno. La nuova campagna fotografica attraverserà il Veneto e la Toscana: Venezia, Padova, Massa, Pisa, Firenze, Pietrasanta, Pistoia, Volterra, Monsummano, Colle Val d'Elsa, Capannoli sono alcune delle città che conservano opere di Felice Palma, disseminate in chiese, basiliche, cattedrali; e ancora, in importanti musei pubblici italiani e stranieri, come il giardino di Boboli (Gallerie egli Uffizi), il Victoria & Albert Museum di Londra, l'Art Gallery di Toronto (Ontario). Insieme alla collaborazione di importanti studiosi, si concorrerà a fare luce e a rivalutare la vita artistica dello scultore Massese. Il suo primo maestro fu il padovano Tiziano Aspetti, che seguì a Venezia, mentre Pietro Tacca, allievo di Giambologna, contribuì a completare la sua formazione in Toscana. Che sia il Giove Saettante, alla villa medicea di Poggio Imperiale, oppure il manierismo della Pietà lignea a Massa, o ancora il fine cesello dei bronzi della cappella Usimbardi in Santa Trinita a Firenze o delle due acquasantiere per il duomo di Pisa, l'arte del Palma, duttile nei mezzi e nell'espressione, non lascia indifferenti. Amato dai Medici, sopravvalutato prima dalla critica quale interprete del gusto berniniano, ridimensionato poi a semplice mediatore tra la cultura artistica veneta e quella toscana, infine oggi quasi dimenticato, è lui il protagonista del progetto The White Gold, Straordinari Dimenticati.
Il progetto The White Gold, "Straordinari Dimenticati", è una collana di libri denominata PIETRE CHE NON TORNANO, dedicata a chi ha fatto la storia artistica di Carrara e di un intero comprensorio. Sono gli straordinari sconosciuti, artisti, scultori, architetti, decoratori, artigiani, intere botteghe, industriali che attraverso i secoli, giorno dopo giorno, anno dopo anno, commessa dopo commessa, hanno riempito piazze, ville, giardini, musei, chiese, cattedrali, castelli, collezioni private e che inconsapevolmente, hanno determinato il nome e il fascino del "marmo di Carrara". È grazie al loro lavoro di secoli, che l'uso del marmo, ha acquistato prestigio ed è diventato uno "status symbol"; è grazie al valore aggiunto creato dall'arte di generazioni di scultori, che il marmo si è vestito e può vestirsi di un'anima ed esercitare ancora il suo fascino. Ancora una pubblicazione, per riscoprire questi straordinari personaggi, che oggi rappresentano "l'Oro Bianco", da estrarre non solo dalle cave, ma anche tra le pieghe della storia, degli archivi, dei monumenti; ancora uno sforzo, per far conoscere gli angoli nascosti di una filiera della creatività, artistica ed artigianale, ben organizzata: un percorso a ritroso "nel futuro" attraverso i luoghi più prestigiosi ed esclusivi del mondo, dove il marmo, domina ancora incontrastato. Nuove ricerche, studi, approfondimenti e un altro viaggio affascinante attraverso una nuova campagna fotografica condotta nei laboratori e negli archivi degli eredi Palla e Barsanti.
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Eremi del Lazio meridionale. Guida ai luoghi di culto rupestri
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno