La repressione dei crimini di guerra nel diritto internazionale e nel diritto italiano
Milano, 2014; br., pp. XXVI-358.
(Università degli Studi di Milano Bicocca. Scuola di Giurisprudenza. 8).
(Univ. Milano Bicocca-Scuol.giurisprudenza. 8).
collana: Università degli Studi di Milano Bicocca. Scuola di Giurisprudenza
ISBN: 88-14-18259-0
- EAN13: 9788814182594
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Peso: 1.72 kg
Il volume si propone di identificare quali siano i crimini di guerra consolidatisi nel diritto internazionale consuetudinario e, più recentemente, in quello pattizio e di analizzare le modalità con cui l'ordinamento italiano si sia adattato agli obblighi internazionali in questo campo. La prima parte del libro tratteggia dunque alcuni temi di carattere generale che possano contribuire ad una più agevole comprensione della "parte speciale", anche tramite riferimenti alla normativa italiana, rilevante per comprendere gli obblighi assunti sia dal legislatore costituente italiano che in sede di autorizzazione alla ratifica di determinati trattati. Una particolare attenzione è posta sul lento e difficoltoso processo di adattamento al diritto internazionale dei crimini di guerra da parte del Parlamento e sul ruolo che i magistrati potrebbero svolgere in questo ambito. La seconda parte del libro si occupa invece dell'analisi delle singole fattispecie, dei loro elementi e di come esse siano state interpretate e applicate dai giudici internazionali (e, in talune istanze, anche nazionali) al fine di comprenderne le origini e tratteggiarne i caratteri essenziali. Al termine di ogni capitolo viene presentato lo stato del diritto in Italia, come risulta dalla legislazione vigente e dalla giurisprudenza dei nostri tribunali.