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Terni 1656/1657 fu vera peste! Il culto della reliquia del preziosissimo sangue di Gesù Cristo

Morphema Editrice

Terni, 2019; br., pp. 88, ill. col., cm 16x23.
(Studi e Ricerche Locali. 21).

collana: Studi e Ricerche Locali

ISBN: 88-85483-57-7 - EAN13: 9788885483576

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Lazio

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.26 kg


Terni, l'antica città romana Interamna Nahars, iniziava il XVII secolo con il rinvenimento (21 giugno 1605) delle sacre spoglie del suo santo protettore san Valentino, in un sacello della diruta chiesa a lui dedicata. Il cardinale Francesco Angelo Rapaccioli, vescovo di Terni, donava, d'altro canto, nel 1651 alla diocesi la reliquia del preziosissimo sangue di Gesù Cristo, offrendola alla venerazione della popolazione Ternana ogni prima domenica di maggio. Durante la peste del 1656/1957 che colpì Terni, il vescovo diocesano Sebastiano Gentili, fidente nella misericordia divina, benediceva con la preziosa Reliquia, dall'alto dell'antica Torre dei Barbarasa, la cittadinanza stremata, rinchiusa nelle domestiche pareti a piangere sulle salme estinte o sui morenti dei loro cari. Nel 2017, da S. E. Rev.ma Mons. Giuseppe Piemontese, Vescovo di Terni, Narni, Amelia, la reliquia del preziosissimo sangue di Gesù Cristo è stata nuovamente esposta alla venerazione dei fedeli nella Cattedrale di Terni, nell'ambito della Festa liturgica del preziosissimo sangue, per implorare la misericordia divina a protezione della diocesi dai nuovi flagelli dell'umanità.

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