I luoghi dell'industria fra trasformazione urbana e abbandono
Socialmente
Testo Italiano e Inglese.
Granarolo dell'Emilia, 2013; br., pp. 119, ill., cm 22x24.
(Materiali Fuori Collana. 5).
collana: Materiali Fuori Collana
ISBN: 88-97992-10-2
- EAN13: 9788897992103
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Fotografia,Parchi, Giardini e Ambiente
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.2 kg
In apertura del volume l'assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti richiama l'importanza storica dei siti industriali come significativa testimonianza dello scorrere del tempo e delle trasformazioni del contesto urbano. Spesso nei momenti di crisi si sente maggiormente il bisogno di riannodare i fili della memoria personale e collettiva, come ricorda Danilo Gruppi, segretario generale della Camera del Lavoro di Bologna, nella convinzione che solo in quei fili ricongiunti stia la possibilità di tornare a guardare al futuro con la giusta dose di ottimismo. In un contesto radicalmente mutato bisogna ripartire dalla centralità del lavoro, immaginando per Bologna un nuovo futuro manifatturiero e accantonando - come sottolinea Duccio Campagnoli, presidente della Fiera - l'immagine semplicistica e non veritiera di una apocalittica deindustrializzazione. Oggi, come un tempo, il motore produttivo del territorio risiede principalmente nella sua cultura tecnica. Sull'importanza della tecnologia, della specializzazione e delle produzioni ad alto valore aggiunto insiste il presidente di Unindustria Alberto Vacchi. Si tratta di elementi che presuppongono il protagonismo dell'uomo-artigiano, da sempre elemento sostanziale dell'impresa bolognese ed emiliana. Tuttavia, basta attraversare oggi la città per rendersi conto che è definitivamente finita l'epoca della "centralità operaia" e della "città-fabbrica"...