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La Barba di Leonardo.

Aiòn Edizioni

Prefazione di Federico Vercellone.
Firenze, 2020; br., pp. 136, ill. col., cm 14x20.
(Imago).

collana: Imago

ISBN: 88-98262-87-6 - EAN13: 9788898262878

Soggetto: Architetti e Studi

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.3 kg


L'uomo è quell'essere che ha necessità di essere narrato. A nessuno può essere negata la notizia e dunque la consapevolezza della propria provenienza. È per questo che il mito precede il logos e in fondo ne raccoglie a posteriori il testimone. La soggettività umana è, per fortuna, sempre relativamente immatura, e ha sempre avuto e sempre avrà necessità di racconti che le dicano donde viene. Se si oscura questa relazione con il passato primordiale (oltre che con quello recente) si scatena una violenza reattiva di cui i totalitarismi del Novecento, il nazionalsocialismo in primis, sono i tragici testimoni.
Sono osservazioni che vengono spontaneamente in mente a leggere queste pagine su Leonardo, il genius loci e la casa di Mariuccia. Solo apparentemente il testo si muove per eleganti divagazioni. Tutto questo è vero per la forma di questi scritti non per la sostanza. In realtà si ha a che fare con un percorso in un mosaico in cui tutte le tessere si richiamano come elementi di una totalità. Leonardo, la sua barba misteriosa, sono allora il simbolo di una historia naturalis, di una precedenza necessaria della natura simbolica sull'homo symbolicus. Leonardo diviene Goethe in questo contesto, e i due sembrano confondere i loro lineamenti nell'insegnare la precedenza simbolica, che si fa generativa, della natura sull'uomo. Federico Vercellone

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