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Scienza ad Alta Quota. Stazioni di Ricerca in Alta Montagna

CB Edizioni

A cura di Alba Zanini.
Foligno, 2099; br., pp. 176, ill. b/n e col., cm 21x27.

ISBN: 88-97644-26-0 - EAN13: 9788897644262

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


L'alta montagna è un prezioso laboratorio naturale per molte categorie di scienziati: geologi, meteorologi, climatologi, biologi, botanici, zoologi, fisici, astronomi. Proprio in alta montagna astronomia e fisica, quindi l'estremamente grande e l'estremamente piccolo, nell'ultimo mezzo secolo si sono incontrati a tal punto che oggi è quasi impossibile parlare di astronomia e di cosmologia senza parlare contemporaneamente di fisica e delle particelle elementari. Il volume, interamente dedicato alle stazioni di ricerca in alta montagna, in Europa e nel Mondo, è ricco di temi affascinanti. Per stazioni di ricerca d'alta quota si intendono tutti i laboratori, che si trovano sopra i 2.500 metri sul livello del mare. Nati in Europa alla fine dell'Ottocento, all'alba della scienza moderna, sono in tutto il mondo. L'osservatorio europeo più antico è quello del Pic du Midi (2.877 metri) sorto nel 1878 su iniziativa del generale Charles de Nansouty e dell'ingegnere Célestin Xavier Vaussenat. Dai Pirenei, con i fisici al seguito degli astronomi, si sono estesi alle Alpi, ai Carpazi, all'Anatolia, all'Armenia e poi nel resto del mondo: nelle isole Canarie (dove si trova il Telescopio Nazionale Italiano 'Galileo' di 3,58 metri di diametro), sulle Ande cilene dove l'osservatorio australe europeo ha costruito più grande telescopio del mondo, sulle Montagne Rocciose, alle isole Hawaii sulla cima del Mauna Kea (4.400 metri), in Antartide. Il laboratorio più alto del mondo, ad esempio, è quello di Chacaltaya (La Paz, Bolivia) inaugurato nel 1940 a 5.200 metri sul livello del mare; proprio in questo osservatorio Occhialini, Lattes e Powell nel 1946 scoprirono il mesone Mu. Sempre grazie all'attività dei laboratori di alta quota oggi siamo a conoscenza dell'esistenza dei raggi cosmici (scoperti nel 1912): quella che all'inizio sembrava una misteriosa radiazione oggi sappiamo essere delle particelle energetiche provenienti dallo spazio. Il volume a cura di Alba Zanini, già curatrice di Macchine Invenzioni Scoperte, oltre a farci conoscere gli attuali laboratori di alta montagna, pone l'attenzione sul fascino che le alte vette hanno esercitato su poeti ed artisti sin dall'antichità, permette di ricostruire le vicende storiche dei primi pionieri della ricerca scientifica in alta quota e dedica spazio anche ai grandi laboratori sotterranei e agli esperimenti attualmente in corso in Cile e Argentina

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