Hich
Mobydick Tratti - Edizioni
Faenza, 2005; br., pp. 123, cm 11x19.
(I Libri dello Zelig. 204).
collana: I Libri dello Zelig
ISBN: 88-8178-327-4
- EAN13: 9788881783274
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.18 kg
"Può, uno scrittore, sistemarsi esattamente a metà tra Franz Kafka e Robert Walser? Certo che può: deve trovare un linguaggio terso, cristallino, eppure magicamente misterioso. Deve sorvolare disinvoltamente sul reale, rendendolo surreale senza farlo diventare irreale. Deve ragguagliare sullo stato dell'animo umano, ma senza darlo a vedere. Deve accettare che i suoi personaggi sfuggano a una definizione, e che questo sia il loro fascino. E soprattutto non deve sentire alcuna schiavitù, tanto meno quella della narrazione logica. Potrebbe sembrare - detto così - che Albertazzi voglia farci transitare da un luogo meta-fisico, di pura finzione, a un altro, meta-narrativo, o magari meta-qualcos'altro ... E invece no. Il metafisico viene proprio dal sorprendentemente normale: una gita in auto verso la Scozia; le velleità narrative di un puro antieroe; la lineare quotidianità di un impiegato. È da qui, dalla straordinaria normalità degli eventi, che scaturisce il quid insolito, con la stessa veemenza di un fiore nella pietraia: un quid che spesso è una agnizione immobile, cioè una sorpresa senza emozioni, oppure il suo contrario, una fenomenale contrazione emotiva di fronte al nulla di eccezionale." (Franco Foschi)