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Virginia Oldoini. La regina di cuori

Zorro Editore

Roma, 2022; br., pp. 384, cm 14x21.
(Narrativa).

collana: Narrativa

ISBN: 88-3375-136-8 - EAN13: 9788833751368

Soggetto: Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.84 kg


Si racconta che Virginia, Elisabetta, Luisa, Carlotta, Antonietta, Teresa, Maria Oldoini, nota anche come Contessa di Castiglione, avrebbe unito l'Italia. Ma come fu possibile? Sposa giovanissima il conte Francesco Verasis Asinari di Costigliole d'Asti e di Castiglione Tinella vedovo facoltoso di dodici anni più grande, ma ottiene di muoversi in società a suo piacimento, oltre che disporre di un immenso patrimonio a disposizione. L'uomo accetta perché follemente innamorato tanto da assecondare vizi e desideri della consorte anche dopo la separazione legale e sopportare tradimenti e relazioni amorose clandestine prima. Subito dopo il matrimonio fiorentino, i neosposi conti di Castiglione si trasferirono a Torino dove si trovava la corte dei Savoia. Lì Virginia conobbe Camillo Benso conte di Cavour, cugino del consorte, che proprio in quel periodo stava compiendo complesse manovre diplomatiche come Presidente del Consiglio per assicurarsi il supporto della Francia in una guerra imminente contro l'Austria. Bastò uno sguardo a Camillo Benso per capire che le armi seduttive di Virginia potevano essere ciò che serviva all'Italia per conquistare l'aiuto della nazione francese e decise per questo di affidarle una missione delicata: trasferirsi in Francia, farsi ammettere a corte e sedurre l'imperatore Napoleone III. La donna, che non si fece ripetere la cosa due volte, fece i bagagli e senza avvisare con anticipo il marito e costrinse la famiglia al trasferimento parigino. Arrivata in Francia, Virginia conquistò immediatamente i favori degli uomini della corte. A solo un anno dal trasferimento, dopo un corteggiamento durato qualche mese, in occasione di alcuni festeggiamenti nel castello di Compiègne, Virginia cedette alla avance di Napoleone III nella stanza azzurra, diventando in quell'occasione la sua amante ufficiale. La relazione però duro poco perché il 2 aprile 1857, mentre usciva da casa della contessa, Napoleone III subì un attentato da parte del corso Giacomo Griscelli: le indagini indicarono un gruppo di mazziniani come mandanti e la contessa fu gentilmente invitata a far rientro in patria. Ma da quella relazione furono gettate le basi per un'alleanza franco-piemontese per cacciare gli austriaci dall'Italia e aprire così la strada per l'unificazione nazionale.

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