Vendetta e pace. René Girard e l'ordine sociale anatomia sintetica degli antagonismi che modellano la vita
Casa Editrice Il Prato
Saonara, 2017; br., pp. 144.
(I Centotalleri. 73).
collana: I Centotalleri
ISBN: 88-6336-366-8
- EAN13: 9788863363661
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.69 kg
Che cosa permette a una società di esistere e a un ordine sociale di perpetuarsi? Il "linciaggio fondatore", risponde René Girard. Siamo nella notte dei tempi, lo scenario è quello hobbesiano dello stato di natura, la violenza sta dilagando: emerge, selezionato dal caso, un capro espiatorio che sembra essere il responsabile di tutte le avversità; su di esso, unanime, si scaglierà la folla. La violenza, individuato uno sfogo, si stempera e può tornare la pace. È un "successo": l'evento mostruoso allora strutturerà le ripetizioni rituali, genererà tabù e divieti, alimenterà la narrazione mitologica. È il circolo vizioso tra la violenza e il sacro quello che si sta attivando e che dominerà gli esseri umani per moltissimo tempo. Fino a quando nella Storia non tuoneranno le parole "Misericordia io voglio e non sacrificio", e con esse la denuncia della fonte inaspettata della violenza: l'uomo stesso. Una volta riconosciuto che la vittima è incolpevole, diventa sempre più difficile fare ricorso alla violenza contro di lei. La verità misconosciuta del diabolico circolo vizioso viene rivelata e da quel momento inizia il processo di secolarizzazione ancora oggi in atto. L'opera di Girard è un solo lungo ragionamento dall'inizio alla fine, per usare le parole di Charles Darwin che descrisse così il suo L'origine della specie. Riesce a spiegare il cammino culturale dell'uomo e contemporaneamente esige una comprensione esistenziale che cancella ogni separazione tra l'osservatore e ciò che si osserva.