L'Occhio e la Voce. Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino fra Letteratura e Antropologia.
Edizioni ETS
Pisa, 2018; br., pp. 221, ill., cm 15x21.
(La Modernità Letteraria. 63).
collana: La Modernità Letteraria
ISBN: 88-467-5188-4
- EAN13: 9788846751881
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.56 kg
A metà degli anni Cinquanta del Novecento, Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino riaccendono il dialogo fra letteratura e antropologia, illuminando un nuovo panorama di avvicinamenti, collaborazioni e immancabili distanze fra scrittori, etnologi, demologi e folkloristi. Pasolini allestisce il Canzoniere italiano con scrupolo specialistico e attenzione filologica, ma non senza raffinati accorgimenti poetici d'autore. Calvino, invece, riscrive le fiabe della tradizione regionale, dotandole di una letterarietà contemporanea. Diversi fra loro e diversamente instradati sui binari della moderna demologia, i due scrittori recuperano in termini estetici il testimone del passato, ma vanno ben oltre. Il "Canzoniere italiano" e le "Fiabe italiane", infatti, non sono soltanto indispensabili raccolte di reperti demologici superstiti ? e, comunque, già fantasmi in una società sempre più mediatica e spersonalizzante ?, ma veicolano con forza un messaggio civile e letterario ineludibile. Entrambe le opere mirano così a ricostruire il tessuto identitario dell'Italia del dopoguerra e portano alla luce il carattere unitario del suo popolo attraverso la varietà dei canti e delle fiabe tradizionali, proposti nuovamente a un altrettanto nuovo pubblico di lettori, fra intenti conservativi e volontà restitutive.