Abraham Brueghel. Un Maestro della pittura morta fra Anversa, Roma e Napoli
Associazione culturale EtGraphiae
A cura di Cottino Alberto.
Testo Italiano e Inglese.
Foligno, 2023; cartonato, pp. 224, ill. col., cm 23,5x30.
ISBN: 88-99680-31-0
- EAN13: 9788899680312
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Europa,Napoli,Roma
Extra: Arte Tedesca & Fiamminga
Testo in:
Peso: 1.7 kg
Il volume costituisce la prima monografia mai realizzata su Abraham Brueghel, grande pittore specialista di nature morte nato ad Anversa ma attivo per la quasi totalità della sua carriera in Italia, soprattutto tra Roma e Napoli (con puntate anche a Messina e a Malta). Si tratta in sostanza di un catalogue raisonné, preceduto da un ampio saggio introduttivo, dallesame dei contributi critici più significativi e dalla pubblicazione di lettere e documenti a lui relativi. In quasi 170 schede (comprendenti anche le numerose opere a pendant, tutte le varianti autografe e le copie accertate dai suoi dipinti, che vengono scrupolosamente segnalate e nella maggior parte dei casi illustrate), viene analizzata lintera produzione del maestro, per un totale di oltre duecento opere censite. Completano il catalogo lo studio e lillustrazione di una quindicina di opere dubbie o respinte. Oltre ad un nucleo forte di nature morte di appartenenza museale ed altre di collezioni private già note e studiate, su cui vengono fatte precisazioni e puntualizzazioni, il catalogo esamina un gran numero di dipinti inediti o poco conosciuti riemersi, grazie ad una paziente e capillare ricerca durata anni, dai meandri delle collezioni private oppure passati fugacemente sul mercato antiquario talvolta con attribuzioni errate. Per la prima volta è stato possibile proporre una suddivisione credibile tra i dipinti del periodo romano e quelli del periodo napoletano, fondamentale almeno per quanto riguarda questultima fase della carriera del pittore di cui si aveva una comprensione meno precisa. Inoltre, per la prima volta si fa cenno a collaboratori del maestro, primo fra tutti il pressoché ignoto fratello Jan Baptist, alla cui mano vengono cautamente riferiti anche alcuni dipinti. Grazie a questo lavoro, emerge con chiarezza in tutte le fasi della produzione del maestro una qualità cristallina, di cui forse finora non cera una percezione precisa, che lo rendono a buon diritto uno dei massimi esponenti della natura morta europea del Secolo doro.