I gesti del suono. Fotografie di metamorfosi
Campanotto Editore
Pasian di Prato, 2008; br., pp. 176, cm 17x24.
(Zeta Click).
collana: Zeta Click
Soggetto: Fotografia
Testo in:
Peso: 0.57 kg
ALBERTO MORETTI, architetto, 38anni, da dodici effettua una ricerca fotografica focalizzata sull'indagine dei rapporti tra composizione formale e contenuto comunicativo. Inizia ad essere noto in ambito internazionale come fotografo di scena. Nel 1992 pubblica L'Architettura della danza, ottenendo consensi in Italia, Europa e Stati Uniti. La specifica chiave di lettura dell'arte tersicorea trova riscontro tra i più colti e noti personaggi del mondo della danza mondiale, tra cui Maurice Béjart che rilascia un'intervista sul tema, inclusa nel libro assieme alla presentazione di Vittoria Ottolenghi e alla valutazione storica di Italo Zannier, titolare della cattedra di storia e tecnica della fotografia alla facoltà di Lettere di Ca' Foscari a Venezia. Nel 1995 viene fatta la versione tedesca del libro. RAI 3 successivamente cura un vasto servizio su questa pubblicazione. Nel 1993 viene pubblicato Dermoscienze, volume scientifico edito per Life Group di cui viene chiesta la ristampa per l'inedita unione tra la materia medica e la fotografia d'arte di danza. Foto di Moretti compaiono su molte riviste, cataloghi, poster e programmi di settore in Italia e in Europa. Nell'estate del 1995 è invitato a fare il poster e un'esposizione di prestigio al festival mondiale della danza di Bonn e Bielefeld, in Germania. Nello stesso anno è poi fotografo di scena del videoclip Duale B, uno dei due video italiani ammessi al concorso mondiale di videodanza di Lione Dance screen, e le cui fotografie hanno costituito la prima esposizione fotografica del Museo Revoltella di Trieste. Nel 1996 è invitato ad allestire il proprio lavoro al Palazzo dei Congressi di Roma, con altri nove fotografi di scena italiani. Nel 1997 è stato fotografo di scena esclusivo dell'opera multimediale Tina di Andrea Centazzo, dedicata alla fotografa Tina Modotti interpretata da Ottavia Piccolo, e poi rappresentata in Europa, Stati Uniti e America del Sud. Ritratto di Andrea Centazzo sul CD della Warner. Nel 1999 è stato chiamato a una lettura tematica del corpo nudo in relazione al prodotto industriale per il calendario 2000 della ditta internazionale Stark. Ha esposto inoltre i suoi lavori nelle seguenti sedi: Teatro di Documenti di Roma, Opernhaus di Zurigo, Teatro Filarmonico di Verona, Museo Revoltella di Trieste, Teatro Rossetti e Teatro Sloveno di Trieste, Museo Civico alla Torre di Santa Maria di Udine, Octogone di Losanna, Palazzo Crepadona di Belluno, Chiesa delle Maddalene di Padova, Fiera di Colonia (1999), Palazzo Affari ai Giureconsulti di Milano (1999) e infine a Udine nell'ambito della retrospettiva Fotografia del '900 in Friuli (2001). Negli anni 98-2001 partecipa al più importante concorso mondiale di fotogiornalismo, il World Press Photo Contest, con le fotografie presentate in questo libro, con dei ritratti alla star del cinema di Corea, Malesia e Hong Kong, Ada Choi, e con una reinterpretazione del lavoro contadino come gesto mitico. Nel dicembre 2000 è stato pubblicato il nuovo fotolibro I Luoghi del Dialogo (Edizioni del Confine), che analizza col linguaggio del reportage il rapporto fra luoghi e dialogo, indagando su come la fotografia riesca a intervenire nella percezione spaziale e psicologica di questi due elementi della comunicazione umana; caratteristica progettuale di questa pubblicazione è l'assenza di inquadratura visiva e l'utilizzo di una fotocamera non professionale.
Nel 2001 ha ideato e realizzato in collaborazione con clikka.com il CDR (screen saver-calendario-e-book) The Dancer Discovery. Nell'ambito della fotografia aziendale -pubblicitaria e commerciale- effettua progetti visivi e relative riprese in studio e in esterni. Collabora con testate giornalistiche per reportage di vario genere. Come architetto e scenografo, ha redatto progetti per stand aziendali e per il teatro.
Il libro è uno dei luoghi della memoria del suo autore.
Le immagini presenti si riferiscono a un tempo che va dal 1993 al 1998: è adesso momento di rendere testimoniata quella memoria. Il fotografo che professa la Fotografia è un ricercatore dello Zeitgeist; ma differentemente dallo Spirito del Tempo di memoria romantico-idealista, cerca di cogliere uno Spirito, che è eterno perché coincide con la storia naturale dell'uomo, e un Tempo, che è invece contemporaneo all'autore e in esso vivo. Il fotografo cerca dunque di utilizzare gli strumenti eterni della Natura (lo Spirito, che egli possiede) nel racconto di ciò che vede e di ciò che avviene in un Tempo, specifico e storico; cerca cioè di rendere eterno un tempo finito, di rendere Spirito il Tempo.
Alberto Moretti Udine 2001 "L'Architettura della Danza" è stato il primo volume illustrato di Alberto Moretti dedicato alla danza, che alcuni anni fa uscì a livello internazionale in un'edizione significativa. In figurazioni del movimento sempre mutevoli e tematicamente ricche, veniva colto il corpo umano danzante nella sua quasi incommensurabile capacità di muoversi.
Nella sua nuova opera Moretti compie un grande passo avanti;
qui confluiscono tanti aspetti dell'esistenza umana, nascita e morte inquadrano la vita e in primo luogo la vita danzante.
Un'opera fotografica molto particolare, che deve trovare i suoi estimatori tra i ballerini e gli amici della danza, tra i fotografi come tra i lettori comuni; in breve, tra tutti coloro che riescono ad entusiasmarsi per la realtà dell'uomo ma anche per la bellezza del corpo.
Ulrich Roehm Essen 1998 ALBERTO MORETTI I GESTI DEL SUONO fotografie di metamorfosi Collana ZETA CLICK Collana di fotografia Formato cm. 17x24 pagine n. 176 prezzo 18,07