La perizia nelle separazioni. Guida all'intervento psicologico. Nuova ediz
Franco Angeli
Milano, 2017; br., pp. 172, cm 15,5x23.
(Strumenti per il Lavoro Psico-Sociale ed Educativo. 104).
(Strumenti per il Lavoro Psico-Sociale ed Educativo. 104).
collana: Strumenti per il Lavoro Psico-Sociale ed Educativo
ISBN: 88-917-5305-X
- EAN13: 9788891753052
Testo in:
Peso: 0.3 kg
L'intervento psicologico è sempre più richiesto da chi affronta la separazione, poiché il tramonto del progetto coniugale costituisce uno degli eventi più dolorosi nella vita affettiva di un individuo. Inoltre, in un momento di incertezza esistenziale, i genitori chiedono aiuto affinché la crisi di coppia non arrechi danno allo sviluppo psicoaffettivo dei loro figli. È pure aumentato il ricorso dei magistrati allo strumento della perizia psicologica per ricevere un contributo tecnico nei casi più controversi. Emerge quindi la necessità, per psicologi e psicoterapeuti che operano in tale ambito clinico e giuridico, di acquisire adeguati modelli teorici ed operativi. Il volume, diviso in due parti, si presenta come un supporto didattico per arricchire le competenze dello psicologo giuri-dico, suggerendo anche modalità operative per redigere relazioni peritali. La prima parte descrive le conseguenze psicologiche della separazione coniugale su adulti e bambini, illustrando anche gli strumenti operativi per rendere meno grave e conflittuale l'evento. Nella seconda parte, che ne costituisce la sua peculiarità, mediante la trasposizione integrale di otto relazioni peritali, sia da CTU che da CTP, riguardanti provvedimenti in merito all'affidamento dei figli, si incontrano storie familiari autentiche, ovviamente anonime. Attraverso la presentazione dei casi e la descrizione del percorso peritale svolto, il lettore potrà familiarizzare con tali procedure, conoscendo i quesiti più frequentemente posti agli psicologi in ambito peritale e le modalità per giungere a delle conclusioni motivate, ricavandone utili indicazioni metodologiche. L'auspicio è che tale contributo possa servire alla formazione di operatori sempre più competenti ed alla promozione di una cultura per una separazione più mite e rispettosa, che sappia riconoscere la forza della mediazione, dell'ascolto e dell'autocritica in luogo delle affermazioni di potere, delle rivendicazioni e delle accuse.