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Dietrich Bonhoeffer. Il Teologo che Cospirò Contro Hitler e Amò Maria Von Wedemeyer.

Casa Editrice IBISKOS

Empoli, 2022; 3 voll., br. in cofanetto, pp. 1540, ill., cm 14x21.
(Agave).

collana: Agave

ISBN: 88-3272-208-9 - EAN13: 9788832722086

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0 kg


“Dietrich Bonhoeffer, il teologo che cospirò contro Hitler e amò Maria von Wedemeyer” è un romanzo storico che racconta l’epopea nazista e in particolare la vita del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer, tutt’oggi è ancora considerato il più grande teologo protestante del novecento insieme a Karl Barth. Bonhoeffer proveniva da una grande famiglia di cui si narrano qui le vicende fino al secondo conflitto mondiale, e al sacrificio di alcuni dei suoi membri più importanti, compreso Bonhoeffer, che oppose resistenza al nazismo, congiurando contro la vita di Hitler e finendo quindi la sua esistenza sul patibolo, nel campo di concentramento di Flossenburg verso la fine della guerra. Bonhoeffer fu uno dei principali protagonisti della Chiesa Confessante d’opposizione alla chiesa Ufficiale del Reich. Arrestato nell’aprile del 1943 per un banale incidente di percorso, viene tradotto nel carcere di Tegel a Berlino. Dopo l’attentato del 20 luglio 1944, Dietrich Bonhoeffer è prima deportato il 7 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Buchenwald per poi essere trasferito a Flossemburg dove, il 9 aprile 1945, muore impiccato. Poco prima di essere arrestato aveva trovato la sua donna ideale in una fanciulla diciottenne, Maria von Wedemeyer, (lui ne contava già 37) che aveva conosciuto quando lei era una bambina di soli undici anni. La loro storia continuò in carcere dove, con l’approvazione finalmente delle rispettive famiglie, si fidanzarono. Il loro rapporto, puramente platonico, fu sorretto da una fitta e commovente corrispondenza che ritroviamo integrale nelle “Lettere alla fidanzata”, una pubblicazione postuma in cui è riportato l’intenso seppur surreale legame che univa comunque i due amanti disperati. Non si rividero che in qualche occasionale visita nel carcere di Tegel, a Berlino, dove Bonhoeffer era stato rinchiuso.

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