Una memoria controversa. Celestino V e le sue fonti
Sismel - Edizioni del Galluzzo
Tavarnuzze, 2013; br., pp. 346.
(Quaderni di Hagiographica. 11).
collana: Quaderni di Hagiographica
ISBN: 88-8450-522-4
- EAN13: 9788884505224
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 1.66 kg
Il 13 dicembre 1294, dopo un pontificato brevissimo, Celestino V rinunziò al suo alto incarico per tornare a vivere da eremita nelle montagne di Abruzzo. Ma il suo successore Bonifacio VIII glielo impedì e lo pose sotto custodia nella rocca di Fumone, dove Pietro del Morrone si spense due anni dopo. Sarebbe stato canonizzato da Clemente V, ad Avignone, nel 1313. Questi sono i fatti essenziali, su cui vi è l'accordo delle fonti. Ma chi e che cosa spinse il papa al suo gesto estremo? Non abbiamo la testimonianza più preziosa, quella di Celestino stesso, perché non è restato alcuno scritto in cui egli spiegava la sua scelta. Su questo silenzio è stata costruita una fitta trama di letture e interpretazioni spesso contrastanti. Al centro di questo libro non è tanto la figura di Celestino V, quanto i processi di costruzione ed elaborazione della sua memoria, seguendo i percorsi disseminati delle fonti: le agiografie, il processo di canonizzazione, le cronache e altri documenti. Questo volume, che analizza la formazione del corpus delle fonti di Pietro del Morrone, si propone di rendere visibili i luoghi e gli attori di produzione delle scritture e delle testimonianze, e le particolarità dei materiali, dei metodi e delle concezioni che le ispiravano.