Maestranze e simboli templari nei cantieri delle abbazie monastiche d'Italia
Libreria Editrice L'Erma di Bretschneider
Roma, 2020; br., pp. 280, cm 17x24.
ISBN: 88-913-2034-X
- EAN13: 9788891320346
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Solo una indagine accurata di natura artistico-archeologica degli apparati, delle concetrazioni delle simbologie iconografiche presenti nella miriade più disparata di USM delle strutture architettoniche monastiche può portare in termini pressoché scientifici alla corretta individuazione dei significati profondi: di croci patenti o taumate, di calvari stilizzati, di fiori di lys, d' agnus Dei, di triplici cinte, di labirinti, di nodi di Salomone, di sator, di sirene bicaudate, di Baphomet. Apparati omogenei di Usm di decorazione lapidea di "carattere templare", presenti a s. Rabano, a s. Galgano, a s. Salvatore sul Monte Amiata, a sant' Antimo, nella pieve di Corsignani, a s. Pietro a Villore, a s. Giovanni d' Asso, nel duomo di Sovana, a santa Maria in Capita, nella pieve di Confini, a santa Maria Maggiore in Tuscania, nella badia Ardentesca di s. Lorenzo al Lanzo, in santa Maria di Montepiano, in santa Maria Assunta di s. Quirico, in s. Domenico di Trisulti, in s. Domenico di Sora, rivelano senz' altro che furono i Templari a manovrare e finanziare maestranze ad uso della propria e dell' altrui committenza, molte di queste avevano acquisito una grande esperienza soprattutto in Francia e talune furono predilette in modo speciale dai cavalieri del Tempio.