Metafore di luce
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2022; br., pp. 100, cm 11,5x17,5.
(Spiritualità Senza Dio?).
collana: Spiritualità Senza Dio?
ISBN: 88-575-8659-6
- EAN13: 9788857586595
Testo in:
Peso: 0.65 kg
La visione suggestiva di un raggio di luce si inscrive, a volte, tra le righe di alcuni testi mistici e poetici. Non sempre e non a caso. Solo in alcuni piuttosto che in altri. Irrompe sulla scena di stati di coscienza del limite, per descrivere un'esperienza di cui, in realtà, non si potrebbe dire e scrivere nulla. Nel nostro presente inquieto compare in uno degli ultimi romanzi di Marguerite Duras e ritraduce una delle più belle e misteriose poesie di Emily Dickinson. Ma questa visione ha una sua storia che ricongiunge, almeno per ora, altre tre donne: una è quasi contemporanea di Duras ed è una filosofa, Edith Stein, l'altra è una mistica della controriforma ed è Teresa d'Avila, la terza è una mistica e una filosofa, una poetessa e un'eretica, e si chiama Marguerite Porete. Forse, tutte e tre queste donne hanno adottato una stessa metafora per raccontare il vissuto di una identica esperienza. E, forse, il ricorrere di una metafora poetica non è solo una questione di estetica letteraria. Stimola a porsi alcune domande. Si può scrutare nelle esperienze individuando i correlati linguistici e semiotici che le raccontano? Quanto potrebbe essere utile, nella ricerca di correlati neurali degli stati contemplativi, considerare anche approcci di analisi narrativa e semiotica?