L'esercito della carità
Monte Università Parma Editore
A cura di Mastrodonato A.
Parma, 2017; br., pp. XIII-326, ill., cm 12x24.
(Crisopoli. 9).
collana: Crisopoli
ISBN: 88-7847-520-3
- EAN13: 9788878475205
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il volume, frutto di un lavoro a più mani condotto dai ricercatori dell'Istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea di Parma, delinea con un approccio tematico-cronologico la storia e l'impegno solidaristico del comitato provinciale parmense della Croce Rossa Italiana, in occasione dei centocinquant'anni dalla sua nascita, avvenuta il 13 maggio 1866. Con l'ausilio di documenti d'archivio, fonti a stampa, testimonianze ufficiali e private, i contributi in esso raccolti ripercorrono le tappe salienti della presenza cittadina del comitato, dalla sua istituzione - merito della volontà e del sostegno di un gruppo di benefattori - ai giorni nostri, con particolare attenzione ai momenti di impegno diretto della squadriglia sanitaria parmense, dei militi, delle dame e delle infermiere volontarie nell'ambito di guerre, emergenze e calamità naturali. Scopo precipuo del volume non è, tuttavia, quello di costruire una cronaca evenemenziale della storia della Croce Rossa a Parma, quanto piuttosto quello di indagare come essa si è inserita nel tessuto sociale della città e si è, nel tempo, relazionata con la comunità locale. Filo conduttore dei diversi contributi è il tentativo di assumere lo sviluppo associativo e la progressiva affermazione della Croce Rossa a livello locale come un indicatore privilegiato per gettare luce sulle pratiche sociali, le reti di solidarietà e la dialettica politica che hanno caratterizzato nella seconda metà dell'ottocento e attraverso il lungo novecento la società parmigiana. In tal senso la ricerca ambisce ad inserirsi, dal punto di vista storiografico, nel campo della storia sociale. Presentazione di Giuseppe Zammarchi, premessa di Attilio Ubaldi e introduzione di Paolo Vanni.