Le traduzioni da Sallustio di Ludovico Carbone
Edizioni ETS s.r.l.
A cura di Minisci A.
Pisa, 2017; br., pp. 424, cm 20x20.
(Biblioteca dei Volgarizzamenti. 4).
collana: Biblioteca dei Volgarizzamenti
ISBN: 88-467-4954-5
- EAN13: 9788846749543
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Nella seconda metà del '400 la corte estense promuove l'integrazione degli ideali umanistici e classici in ambito volgare, favorendo una sperimentazione linguistica e stilistica che porterà alle grandi opere di Boiardo e di Ariosto. Ludovico Carbone (Ferrara 1430-1485) può a buon diritto essere annoverato tra gli attori di questo passaggio da una letteratura a uso quasi esclusivo dei circoli umanistici a una di più ampia diffusione. Le sue traduzioni del "De coniuratione Catilinae" e del "De bello Iugurthino" di Sallustio si inseriscono all'interno dell'intensa attività di traduzione di testi classici fiorita nella Ferrara estense, nella quale si distinsero Matteo Maria Boiardo e Niccolò Leoniceno. L'esame linguistico e stilistico delle due opere, svolto in un continuo confronto con la prosa latina, consente di dar conto delle scelte lessicali e sintattiche effettuate dal traduttore. La presenza di un manoscritto autografo per la traduzione del "Catilinario" - il ms. H6 della Biblioteca Comunale Augusta di Perugia - rende l'analisi linguistica ancor più interessante, permettendo di osservare, oltre alle abitudini grafiche e fonetiche dell'autore, anche le correzioni effettuate "inter scribendum". Del "Catilinario" sono documentate e commentate anche le numerose varianti d'autore - evolutive rispetto alla redazione del Perugino - contenute nel prezioso manoscritto di dedica conservato alla British Library di Londra. Completa l'edizione un ampio glossario che registra e illustra le più significative forme dialettali, i tecnicismi e i latinismi particolarmente crudi, rari o il cui significato si discosta da quello assunto più frequentemente in volgare.