Visione notturna. Capire noi stessi nei momenti bui
Traduzione di Marzullo S.
Roma, 2024; br., pp. 235, cm 14x20.
(Saggi. Figure).
collana: Saggi. Figure
EAN13: 9791254801543
Testo in:
Peso: 0.26 kg
In una società fondata sugli insegnamenti delle antiche filosofie occidentali, i nostri umori più cupi possono apparire irrazionali. Se osservati attraverso la lente della psicologia moderna, vengono spesso caratterizzati come disturbi mentali. L'industria dell'auto-aiuto, determinata a venderci la promessa di un futuro sempre sereno, a volte ci lascia in preda alla vergogna: perché siamo sbagliati? Perché non siamo più grati, felici, ottimisti? Con un'argomentazione solida e coraggiosamente intima, la filosofa esistenzialista Mariana Alessandri reagisce contro questo sistema di valori e ci conduce in un viaggio in compagnia dei nostri stati d'animo oscuri - rabbia, tristezza, lutto, depressione e ansia - e di un eterogeneo gruppo di pensatori che nel Diciannovesimo e Ventesimo secolo hanno provato a trattenersi nel buio. Questi intellettuali, che con le emozioni "negative" hanno imparato a convivere fino a quando la vista non si è abituata all'oscurità, possono aiutarci a comprendere che la sofferenza non implica che siamo difettosi, piuttosto la cognizione del dolore è indice di sensibilità, perspicacia e intelligenza. Affidandoci a tutti loro - da Audre Lorde a María Lugones, da Miguel de Unamuno a C.S. Lewis, da Søren Kierkegaard a Gloria Anzaldúa - potremo esplorare un approccio diverso, smettendo di stare male per il fatto stesso di stare male. Perché "ogni stato d'animo è un nuovo paio di occhi attraverso cui vedere un mondo che altri non possono - o non vogliono - vedere".