Favolazio. Dal 1900, il sole dopo la pioggia

Un pomeriggio primaverile, un campetto, un pallone. E i bambini. Scatenati, ognuno con la maglia della propria squadra. Tra tutti spicca Giorgio, laziale per passione e per tradizione familiare. Suo nonno, a bordo campo, osserva il nipote e sorride, felice di essere riuscito a trasmettergli la passione per i colori biancocelesti. Poi però la pioggia si prende la scena e costringe a interrompere il gioco. Tutti cercano riparo dai propri genitori e poi via, a casa, all'asciutto. Anche Giorgio vorrebbe andare, ma il nonno quel pomeriggio ha altri piani per lui. Seduto su una panchina, con l'ombrello aperto, lo invita a sederglisi accanto per ripararsi dall'acquazzone. Ed è lì che l'anziano, prendendo spunto da una riflessione sulla pioggia fatta dal nipote, inizia un racconto che permetterà al piccolo di scoprire la storia, i valori e soprattutto l'essenza della lazialità: «Perché noi siamo laziali. E quelli come noi restano sempre. Perché hanno imparato ad aspettare. Non fuggono mai». Una favola con i colori del cielo, che insegna come dopo la pioggia torna sempre il sole.