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L'ombra lunga del fascismo. Perché l'Italia è ancora ferma a Mussolini

Solferino

Milano, 2022; br., pp. 414, cm 12x24.

ISBN: 88-282-0947-X - EAN13: 9788828209478

Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Ci si può stupire se nel 2022, a un secolo dall'avvento del fascismo, c'è una ditta che produce e vende su e-Bay magliette celebrative della Marcia su Roma? O se torna di moda il saluto romano, dalle curve degli stadi ai consigli comunali? A cento anni dall'ascesa di Mussolini l'Italia appare ancora divisa sul giudizio storico del fascismo. Perché viviamo in un Paese in cui la famiglia Mussolini è ancora in politica; perché alla fine della guerra molti fascisti sono rimasti al loro posto; perché paghiamo ancora il conto dell'Iri o di Carbonia e sono tutt'ora in vigore 249 leggi, decreti, regolamenti in cui compare la parola «razza». Non solo: le nostre città abbondano di monumenti, lapidi, simboli inneggianti al fascismo; e ci sono strade intitolate in età repubblicana a esponenti del regime. Come poteva nascere una destra moderna se quello spazio è stato subito occupato dagli eredi del partito fascista? Sergio Rizzo e Alessandro Campi firmano la radiografia impietosa di un Paese in cui si fa un uso strumentale del fascismo: la destra continua a richiamarsi alla sua eredità sentimentale spacciandola per patriottismo, la sinistra ne agita lo spettro a ogni elezione. Ma può una democrazia avere un rapporto così contraddittorio col suo passato? Non è giunto forse il momento di consegnare il fascismo alla storia?

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