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Censura nella grande guerra

Gruppo Ugo Mursia Editore

Milano, 2019; br., pp. 214, cm 14x21.
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).

collana: Testimonianze fra Cronaca e Storia

ISBN: 88-425-5536-3 - EAN13: 9788842555360

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.03 kg


«Caro Arturo quando ero a casa avevo paura veder dei morti, qui invece bisogna camminar sopra...» Le lettere scritte durante la Grande Guerra e mai arrivate a destinazione sono migliaia. È la corrispondenza che il Servizio Censura dell'Esercito ha ritenuto assolutamente non divulgabile da cui emerge l'inutilità di una guerra in cui, per conquistare «20 metri fino a 50 al di più», si hanno un incredibile numero di morti, quando di fronte agli occhi non c'è altro che «un monte colmo di cadaveri e la terra ingrassata del sangue e del grasso umano, terra che si è alimentata dei cadaveri dei soldati». Lettere sgrammaticate, dalla scrittura incerta, ma con parole taglienti come la lama di un rasoio, da cui traspare la rabbia di chi stava combattendo la guerra vera, non quella narrata dall'eccezionale macchina di propaganda. Consapevoli della possibile censura e delle conseguenze penali i nostri soldati continuarono ugualmente a raccontare la verità affidandosi a trucchi come l'inchiostro simpatico, scrivendo al contrario, senza lasciare spazi, sfidando coraggiosamente il comando. Questo testo, attraverso l'analisi dei sistemi di censura, riporta alla luce storie «cancellate» che sono un racconto inedito della Prima guerra mondiale.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci