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Telemaco Signorini. Catalogo generale ragionato delle opere

Pistoia, 2019; ril., pp. 810, 1500 ill. b/n e col., cm 21,5x29,5.

prezzo di copertina: € 240.00

Telemaco Signorini. Catalogo generale ragionato delle opere

Costo totale: € 240.00 € 740.00 aggiungi al carrello carrello

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Telemaco Signorini. Catalogo generale ragionato delle opere

Pistoia, 2019; ril., pp. 810, 1500 ill. b/n e col., cm 21,5x29,5.

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 240.00)

Telemaco Signorini. Catalogo generale ragionato delle opere

Il Pittore Luigi Nono (1850-1918). Catalogo Ragionato dei Dipinti e dei Disegni. La Vita, i Documenti, le Opere

Torino, 2006; 2 voll., ril. in cofanetto, pp. 576, 862 ill. b/n, 117 tavv. col., cm 25x34.
(Varia).

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 250.00)

Il Pittore Luigi Nono (1850-1918). Catalogo Ragionato dei Dipinti e dei Disegni. La Vita, i Documenti, le Opere

Cavaglieri. Catalogo Ragionato dei Dipinti: la Vita e le Opere. Catalogo delle Opere

Torino, 2006; 2 voll., ril. in cofanetto, pp. 608, ill. b/n, 125 ill. col., 125 tavv. col., cm 25x35.
(Archivi dell'Ottocento).

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 250.00)

Cavaglieri. Catalogo Ragionato dei Dipinti: la Vita e le Opere. Catalogo delle Opere

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Contro la democrazia illiberale. Storia e critica di un'idea populista

Donzelli Editore

Roma, 2099; br., pp. 160.
(Saggine).

collana: Saggine

ISBN: 88-5522-556-1 - EAN13: 9788855225564

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.11 kg


«Storicamente, la democrazia è sempre stata associata a una forma di giustizia sociale. Lo stesso non può dirsi di coloro che difendono la democrazia illiberale tra i populisti di destra, giacché non c'è nessuna giustizia sociale nell'idea di utilizzare il nome della democrazia per attaccare delle minoranze e promuovere un'idea di società che esclude piuttosto che includere». Uno spettro si aggira per l'Europa e per il mondo: la democrazia illiberale. Che cos'è la democrazia illiberale? Perché sta diventando sempre più centrale nei dibattiti odierni? Quali sono i suoi antecedenti storici e filosofici? Ma soprattutto: come possiamo difenderci dalle chiare derive autoritarie implicite in un regime i cui fautori teorizzano e difendono la disuguaglianza? Parafrasare il Marx del Manifesto può aiutarci a dare un senso al recente dibattito su uno dei termini più discussi e controversi degli ultimi anni, un termine in cui ciò che è stato considerato per molto tempo il simbolo del governo più libero ed egualitario della storia - la democrazia - si accompagna alla negazione di un'eredità che pensavamo ormai acquisita dopo circa tre secoli di lotte, e cioè la difesa delle libertà fondamentali. In questo saggio Alessandro Mulieri presenta un'analisi a tutto campo del problema della democrazia illiberale, decostruendone le basi teoriche e politiche e proponendo una genesi storicamente contestualizzata di questa forma di governo populista a partire da una più ampia ricognizione della storia della democrazia antica e moderna. Coniata all'inizio degli anni novanta dal giornalista americano Fareed Zakaria, ma in realtà con una lunga storia alle spalle, l'espressione «democrazia illiberale» nasce come una categoria descrittiva impiegata da opinionisti e analisti politici per dare senso a uno spettro ampio di regimi molto diversi tra loro ma accomunati da un unico obiettivo: utilizzare le procedure elettorali per portare avanti posizioni politiche liberticide. In realtà, la filosofia della democrazia illiberale ha antecedenti importanti nel mondo premoderno e nel pensiero antilluminista otto-novecentesco, ma è soltanto recentemente che essa si è trasformata inizialmente in una categoria fondamentale di interpretazione della politica internazionale e successivamente, soprattutto negli ultimi anni, in una vera e propria filosofia politica militante coltivata da alcuni ideologi e leader del populismo. Ripercorrendo i momenti salienti di questa storia, e del suo complesso rapporto con la storia e la filosofia della democrazia più in generale dall'antichità a oggi, il volume propone una critica serrata dell'utilizzo contemporaneo del concetto di democrazia illiberale, sia come categoria storico-politica che come ideale normativo o frase slogan della politica attiva, e mira a decostruire questo concetto dall'interno. L'obiettivo è quello di presentare una difesa appassionata della democrazia liberale che, contro ideologi e politici populisti, dovrebbe anche tornare a riscoprire il nucleo storico originario dell'ideale democratico, quello, cioè, di essere un «governo dei poveri».

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