Tradurre poesia russa. Analisi e autoanalisi
Quodlibet
Macerata, 2019; br., pp. 378, cm 14,5x22.
(Quodlibet Studio. Letteratura tradotta in Italia).
collana: Quodlibet Studio. Letteratura tradotta in Italia
ISBN: 88-229-0369-2
- EAN13: 9788822903693
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Peso: 0.43 kg
Con il suo fascino inestricabilmente legato a un tradizionalismo delle forme non venuto meno neanche nel XX secolo, la poesia russa ha costituito (e costituisce) una sfida per traduttori, poeti e poeti traduttori italiani, da sempre posti davanti al dilemma se privilegiare o meno, nella lingua d'arrivo, gli istituti delle forme chiuse. Procedendo per case studies emblematici, che vanno dalle versioni italiane di lirici del primo Ottocento (Aleksandr Puskin e la più che centenaria vicenda degli "Evgenij Onegin italiani") fino alle traduzioni di poeti secondonovecenteschi (il premio Nobel 1987 Iosif Brodskij e il concettualista moscovita Dmitrij Prigov), in Tradurre poesia russa. Analisi e autoanalisi si esplorano e contestualizzano le dinamiche con cui la tradizione poetica russa è stata ed è accolta nella "tradizione di traduzione poetica" italiana. Chiamando in causa figure quali Ettore Lo Gatto, Giovanni Giudici, Renato Poggioli e Angelo Maria Ripellino (nonché traduttori recenti e, "autoanaliticamente", sé stesso), l'autore propone contributi e materiali inseribili in una ideale, futura storia della poesia russa tradotta in Italia.