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I tetti al diritto di voto nella società per azioni

Giappichelli Editori

Torino, 2099; br., pp. 352, cm 17x24.
(Collana del Dipartimento di sociologia e diritto dell'economia).

collana: Collana del Dipartimento di sociologia e diritto dell'economia

ISBN: 88-921-2410-2 - EAN13: 9788892124103

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0 kg


L'appartenenza degli individui a comunità sociali, politiche o economiche e la conseguente necessità di assumere decisioni collettive nell'interesse della comunità impongono di individuare strumenti che selezionino le preferenze di gruppo. Il diritto di voto è lo strumento (o, meglio, uno dei possibili strumenti) con cui gli individui manifestano le loro preferenze individuali ai fini dell'adozione di scelte collettive. Optare per il diritto di voto quale mezzo di determinazione delle preferenze collettive non è sufficiente, tuttavia. Almeno tre questioni ulteriori richiedono di essere affrontate prima che un qualunque sistema di voto possa essere messo efficacemente in opera. Innanzi tutto, occorre stabilire a quali soggetti attribuire il diritto di voto. Normalmente, una tale decisione presuppone la previa identificazione di chi, tra più soggetti ipoteticamente candidabili per l'assegnazione del diritto di voto, abbia interesse (o un maggiore interesse) nel risultato delle votazioni e quindi abbia i più forti e migliori incentivi a votare. Nel campo delle società per azioni, ad esempio, l'ordinamento deve stabilire, direttamente o attraverso la mediazione dell'autonomia statutaria, se attribuire il diritto di voto a tutte le categorie di stakeholders (azionisti, creditori, lavoratori, per citare le principali) o soltanto ad alcune di esse. Inoltre, l'ordinamento deve decidere se, all'interno della categoria assegnataria del diritto di voto, tutti gli esponenti della stessa siano da ammettere al voto o se vadano ammessi al voto soltanto alcuni di essi, selezionandoli in funzione di parametri quali (ipoteticamente) possesso minimo di azioni, natura del credito o natura del rapporto di lavoro. Una seconda questione attiene al peso da assegnare al voto espresso dai legittimati a votare. Soggetti diversi, per quanto tutti genericamente interessati all'esito della decisione collettiva, potrebbero avere preferenze individuali di diversa intensità perché affetti dai risultati della decisione collettiva in diversa misura...

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