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Alto tradimento. Il processo a Pietro Fortunato Calvi e correi (1853-1855)

Cierre Edizioni

Caselle di Sommacampagna, 2018; br., pp. 224, ill., cm 15x21.
(Nord Est. Nuova Serie. 169).

collana: Nord Est. Nuova Serie

ISBN: 88-8314-924-6 - EAN13: 9788883149245

Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.56 kg


Pietro Fortunato Calvi (1817-1855) è un'icona del Risorgimento in Cadore. Dopo il '48, in cui fu protagonista fra la Venezia repubblicana e - appunto - il Cadore, come tanti altri patrioti si recò esule a Torino, dove condusse una vita segnata dalle ristrettezze economiche e dall'isolamento. Fu soprattutto Mazzini a influenzarlo, inducendolo all'infelice spedizione dell'estate 1853: partendo dalla Svizzera, Calvi avrebbe dovuto guidare un'insurrezione nel Bellunese, ma fu invece arrestato la notte del 17 settembre 1853 da due gendarmi in un'osteria di Cogolo (Tn), dove aveva preso alloggio. Dai documenti analizzati dall'autore, per lo più inediti e conservati presso gli Archivi di Stato di Mantova e Venezia, è possibile ricostruire la lunga trafila di interrogatori a cui Calvi e compagni furono sottoposti, prima dai militari austriaci e poi da una speciale Corte di Giustizia, fino all'esecuzione sul patibolo nel luglio 1855. Allo stesso tempo, dalle lettere e dagli atti processuali emergono gli aspetti più umani e intimi di un giovane che dovette fare fronte alle tragiche conseguenze delle proprie scelte, compiute in forte opposizione alla famiglia e al sistema militare austriaco.

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