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"In forse di perdere la libertà". La Repubblica di Genova nella riflessione di Giulio Pallavicino (1583-1635)

Libreria Editrice Viella

Roma, 2018; br., pp. 216, cm 15x21.
(Studi di Storia. Sapienza Univ. di Roma. 14).

collana: Studi di Storia. Sapienza Univ. di Roma

ISBN: 88-3313-031-2 - EAN13: 9788833130316

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Italia,Liguria

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.54 kg


Giulio Pallavicino (1558?-1635), cronista e storiografo, è fra i massimi esponenti della cultura ligure di età moderna. La sua produzione storiografica, rimasta pressoché inedita, riemerge ora da queste pagine, offrendo un contributo prezioso per la comprensione di una stagione intensa e drammatica attraversata dalla Repubblica di Genova tra il 1624 e il 1629. In quegli anni di guerra e di congiura, Genova giunse «in forse di perdere la sua libertà»: la disfatta militare (1624-25) non sopì le mire di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, e l'impresa di Genova ? sul versante italiano della guerra dei Trent'anni ? si trasformò in un articolato disegno sedizioso (1627-29). Il filo rosso che attraversa l'intera riflessione pallaviciniana è appunto la lesa maestà, in specie di matrice popolare: quella forma di dissenso che periodicamente perturbò il primo secolo di vita della repubblica aristocratica (1528-1628). Pallavicino ne ragionò con acume nel Vero e distinto ragionamento, edito ora per la prima volta, dove avvicina e interseca le posizioni di quei pensatori che, come lui, si schierarono in difesa del ceto di governo e dei suoi fondamenti ideologici.

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