La mafia uccide d'estate
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2011; ril., pp. 356, cm 14,5x22,5.
(Saggi).
collana: Saggi
ISBN: 88-04-61422-6
- EAN13: 9788804614227
Soggetto: Società e Tradizioni
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.569 kg
Il 9 maggio 2008 Angelino Alfano fa il suo ingresso a via Arenula in qualità di ministro della Giustizia del nuovo governo Berlusconi. E subito si trova coinvolto nella serie di commemorazioni delle tante persone - magistrati, preti, medici, politici, giornalisti, membri delle forze dell'ordine - cadute durante la loro eroica e implacabile lotta contro la mafia: in maggio Giovanni Falcone; in luglio Paolo Borsellino, Boris Giuliano e Rocco Chinnici; in agosto Ninni Cassarà; a settembre Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pino Puglisi, Mauro De Mauro e Rosario Livatino... Uccisi in anni diversi, ma sempre, curiosamente, nel corso della più lunga e calda stagione del Meridione italiano. "La mafia uccide d'estate" è l'autobiografia politica di un "antimafioso siciliano berlusconiano" e il racconto di un percorso che culmina nel triennio da Guardasigilli dedicato a fronteggiare tre grandi emergenze: la mafia, la lentezza dei processi e il sovraffollamento delle carceri. In questo libro, Alfano spiega come, attraverso gli strumenti della giustizia, anche la politica ha contribuito a combattere la criminalità organizzata, e ricorda quali azioni il suo ministero ha intrapreso per rendere efficiente il nostro sistema giudiziario e per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. E, in particolare, si sofferma sul tentativo di attuare una riforma costituzionale della giustizia volta a favorire un armistizio tra politica e magistratura (il cosiddetto Lodo Alfano).