La presenza di Duns Scoto nel pensiero di Edith Stein. La questione dell'individualità
Morcelliana
Brescia, 2014; br., pp. 272, cm 14,5x20,5.
(Filosofia. Testi e Studi. 55).
collana: Filosofia. Testi e Studi
ISBN: 88-372-2843-0
- EAN13: 9788837228439
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.335 kg
"Giovanni Duns Scoto - che, assieme a Bonaventura, è uno dei maggiori teologi francescani della Scolastica - ha ricevuto grande attenzione da parte della scuola di Husserl. Anche se l'opera principale di Edith Stein, "Endliches und ewiges Sein" (1936/37) non contiene molti riferimenti a Duns Scoto, l'autrice utilizza il suo pensiero sull'essere singolo per confutare Tommaso d'Aquino e il suo concetto di materia signata quantitate quale principio di individuazione, tanto che non è più sostenibile - ed è la tesi di fondo di questo libro - che l'argomento del principio di individuazione, nella Stein, segua un percorso esclusivamente tomista che si estrinseca attraverso le componenti formali dell'individuo. Infatti, il merito della Stein fu proprio quello di accogliere la sfida metodica di collegare l'analisi fenomenologica dell'essenza con le questioni ontologiche. Ad emergere da queste pagine è quindi un elemento non secondario delle indagini steiniane, ma uno dei capisaldi su cui si regge il progetto di una fondazione antropologica a partire proprio dalla questione della singolarità dell'essere umano: l'ineluttabilità dell'essere individuo che si manifesta di volta in volta nella particolarità della persona." (Dalla Premessa di Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz)