70 anni della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia 1949-2019
Rubbettino Editore
A cura di Alfredo Baldi.
Soveria Mannelli, 2019; br., pp. 236, ill. b/n e col., tavv. b/n e col., cm 16,5x23.
(Varia).
collana: Varia
ISBN: 88-498-6124-9
- EAN13: 9788849861242
Soggetto: Cinema
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Se da una parte il compito della Cineteca è principalmente quello della conservazione e della tutela del patrimonio cinematografico e audiovisuale, dall'altro la sua attività più universalmente nota all'esterno, anche grazie ai grandi e meno grandi festival in ternazionali e nazionali di tutto il mondo, è quella del restauro delle opere filmiche, ovvero del recupero dei film del proprio archivio da restituire a nuova vita. Attività indispensabile, seppur costosa, e talora molto costosa, intesa letteralmente a salvare dalla distruzione fisica dovuta all'incuria e allo scorrere del tempo film che andrebbero altrimenti perduti. Come già buona parte del patrimonio mondiale del cinema. La "Martin Scorsese's Film Preservation Foundation" ha stimato che quasi l'80% dei film realizzati tra il 1895 e il 1930 (soprattutto film muti) siano andati persi per le più diverse ragioni: per l'instabilità della nitrocellulosa, per gli incendi da essa sprigionatisi, per i bombardamenti e le requisizioni durante le guerre, e soprattutto per la delittuosa inettitudine nella conservazione delle pellicole, giacché si reputava che un "vecchio" film, a maggior ragione se muto, non avrebbe avuto alcun valore commerciale. Così ignoran done totalmente il valore culturale.