Carafa. Il sigillo del Cristo Velato
Gelsorosso
Illustrazioni di Giani F.
Bari, 2020; ril., pp. 216, ill.
(Fuori Collana).
collana: Fuori Collana
ISBN: 88-98286-99-6
- EAN13: 9788898286997
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Peso: 1.14 kg
Napoli, 19 settembre 2000. Il custode della Cappella Sansevero scopre il cadavere di un uomo al posto del Cristo Velato: la scultura marmorea, capolavoro di Giuseppe Sanmartino, è scomparsa. Il corpo mostra una ferita al cuore e reca al collo un cartello con la scritta: Per aspera ad veritatem. Paolo Manfrè e Sandra Bianco, consulenti scientifici del SISDE, vengono chiamati a Napoli per risolvere il caso insieme al Capitano Monti. Il dirigente della Squadra mobile, Rocco Siani, è convinto che il crimine possa ricondursi a una tipologia rituale di tipo massonico. Andria, 13 ottobre 1588, residenza estiva dei Duchi Carafa. La principessa Maria d'Avalos, tra le donne più belle e affascinati di tutta Napoli, e il Duca d'Andria Fabrizio Carafa, audace e nobile cavaliere, si amano follemente per la prima volta, lontani da Napoli. La tresca amorosa va avanti da mesi alle spalle dei rispettivi coniugi: Carlo Gesualdo, principe di Venosa, eccellente madrigalista e Maria Carafa, donna mite e profondamente religiosa. Napoli, 16 gennaio 1758. Nelle cavità del centro storico il Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, scienziato, alchimista e massone, è alle prese con l'esperimento più drammatico della sua vita: la palingenesi ovvero la rigenerazione degli organismi viventi. Ad assisterlo, il medico e amico Giuseppe Salerno con cui condivide le ricerche sul mistero fisico della resurrezione. A un anno dalle vicende di Otto. L'abisso di Castel del Monte, il geologo Paolo Manfrè e l'archeologa Sandra Bianco si ritrovano alla prese con una nuova avventura. L'indagine si dipana in cinque giorni, alternandosi a una delle vicende d'amore più famose di tutte i tempi: quella tra Maria d'Avalos e Fabrizio Carafa, amanti perduti tra Napoli e la Puglia.