Il giovane Max
Adelphi
Milano, 2017; br., pp. 116.
(Piccola Biblioteca Adelphi).
collana: Piccola Biblioteca Adelphi
ISBN: 88-459-3232-X
- EAN13: 9788845932328
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.56 kg
Prima opera narrativa di Giuliani, "Il giovane Max" è anzitutto un viaggio nei deliri verbali della nostra società, negli universi linguistici della chiacchiera quotidiana, inesauribile nella sua ingordigia, che vuole tutto definire e digerire e che, anziché avvicinare il mondo reale, moltiplica quelli possibili. A questo farneticare l'autore applica una terapia omeopatica, fingendo di esasperarlo e sviluppandone così le variazioni più sorprendenti: dalle battute della mezzacultura ai volontari ed estranianti refusi tipografici, dalle scurrilità più stilizzate alle iperboli della oscenità plebea, dalle fantastiche etimologie nella linea che va da Dossi a Gadda alle invenzioni nevrasteniche di un Jarry. La seconda parte è costituita da un glossario, che spiega i neologismi della prima, una sorta di 'dizionario dei luoghi comuni' dove, con una scelta di tempo esemplare e facendo sfoggio di un funambolismo filologico efficacissimo, l'autore conduce un attacco a fondo all'onnipresente linguistica. Raramente l'esorcizzazione delle malattie del linguaggio è stata fatta con tanta salute, con un dosaggio così felice di umori che si condensano in calzanti e imprevedibili neologismi. L'ulteriore deformazione di gerghi già grotteschi approda a una satira che finisce per ignorare il bersaglio che voleva colpire, per vivere della propria energia. Nel testo ricorrono fantomatici personaggi: il conte, Madama Sorcia, Ulla, il giovane Max; quest'ultimo, ripreso anche nel titolo, allude probabilmente a una sorta di apprendistato, di decifrazione di un mondo in cui l'unica rivoluzione veramente possibile sembra solo quella delle parole.