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Grammatica storica delle arti figurative

Bollati Boringhieri

Torino, 2007; br., pp. 344.
(Universale Bollati Boringhieri. 545).

collana: Universale Bollati Boringhieri

Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.65 kg


Fin dagli inizi la formazione scientifica di Riegl fu influenzata dalla visione storico-universale, dal considerate la storia umana come un tutt'unico. Come storico dell'arte, quindi, Riegl partì dall'analisi critica delle singole opere d'arte, arrivando alla conclusione che, come i fatti storici sono vincolati, nel loro susseguirsi, allo sviluppo della storia, così i fatti storico-artistici (le opere d'arte) sono vincolati, nel loro susseguirsi, allo sviluppo della forma artistica, del loro stile. Per Riegl, tutta la creazione artistica figurativa dell'uomo altro non è che una gara con la natura. La mano dell'uomo crea le sue opere dalla materia inerte seguendo le stesse leggi formali secondo le quali la natura crea le proprie. La storia dell'arte è la storia dei risultati che l'uomo ha raggiunto nella sua gara creativa con la natura. Riegl suddivide questo processo in tre epoche, con tre diverse visioni del mondo: l'antichità fino al trionfo del cristianesimo (313), che è l'epoca del diritto del più forte; il "Medioevo" (dal 313 al 1520), che è il periodo del monoteismo cristiano; l'epoca moderna (dal 1520), che è il periodo in cui le scienze naturali hanno compreso la natura nelle sue leggi di causalità e l'arte "ricreerà la natura caduca".

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