Augusto Del Noce interprete del marxismo. L'ateismo, la gnosi, il "dialogo" con Galvano Della Volpe e con Lucien Goldmann
Casa Editrice Il Prato
Saonara, 2018; br., pp. 368.
(I Centotalleri. 83).
collana: I centotalleri
ISBN: 88-6336-441-9
- EAN13: 9788863364415
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1 kg
Augusto Del Noce si presenta innanzitutto come "filosofo" attraverso la storia. Il suo tentativo è quello di restaurare i valori trascendenti proponendo un'interpretazione originale della storia della filosofia. Pertanto l'"avversario" più importante con cui si è "confrontato" è senz'altro il marxismo. Già dal 1946 cominciò a scrivere saggi che sarebbero diventati fondamentali nella sua interpretazione, e di cui i più importanti sarebbero confluiti nelle sue opere maggiori, ossia Il problema dell'ateismo (1964) e Riforma cattolica e filosofia moderna (1965). È innegabile che Marx sia uno degli interlocutori (se non l'interlocutore) di maggior rilievo del pensiero di Del Noce. Ovviamente l'interesse di quest'ultimo si è esteso agli interpreti del pensiero marxiano. Per questo la nostra ricerca si è proposta di esaminare l'Auseinandersetzung di Del Noce con Karl Marx, secondo una prospettiva particolare, ossia indagando il rapporto del pensatore torinese con due autori che delle dottrine di Marx fecero il centro della propria attenzione: Galvano della Volpe e Lucien Goldmann. Il "dialogo" con entrambi fornì al filosofo torinese molti degli elementi teorici che permisero di giungere alla sua originale interpretazione della storia della filosofia moderna.