L'albero della libertà. Le repubbliche giacobine in Italia. 1796-99
Edizioni del Capricorno
Torino, 2013; br., pp. 319, ill., cm 15x21.
ISBN: 88-7707-140-0
- EAN13: 9788877071408
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Nei lontani giorni del 1796, mentre i soldati di Napoleone Bonaparte, con straordinarie vittorie, respingevano gli eserciti austriaci, nelle piazze di molte città e paesi italiani si vedevano piantare alberi, tra le cui fronde si intrecciavano ghirlande di tre colori: verde, bianco e rosso. Erano gli "alberi della libertà", intorno a cui ballavano e cantavano i cittadini per festeggiare la caduta dei governi assoluti dell'ancien regime e la fuga degli antichi sovrani. Una bandiera tricolore, discorsi infiammati, dibattiti, assemblee, movimenti e giornali politici, tutte cose che soltanto poco prima sarebbero costate la prigione o la forca, facevano da contorno a un mondo nuovo perché le radici di quegli alberi erano anche le radici di una società democratica, che, sia pur fragile, incerta e incompleta, inventata quasi, stava nascendo. Mentre a Parigi i frutti di una rivoluzione nata dieci anni prima cominciavano ad avvizzire, in Italia si fondavano le repubbliche giacobine - cispadana, cisalpina, ligure, romana, napoletana - odiate e combattute da tutti gli altri stati europei, dal papa e dai sovrani spodestati. Sommerse da nemici così potenti, alcune sopravvissero pochi anni, altre solo pochi mesi e tutte furono soffocate nel sangue di centinaia di uomini e donne ricchi di idealità, di coraggio e forse di illusioni, i giacobini italiani.