L'inconscio e l'implicito tra metapsicologia e clinica
Franco Angeli
Milano, 2024; br., pp. 228, cm 15,5x23.
(Psicoanalisi contemporanea: sviluppi e prospettive).
collana: Psicoanalisi contemporanea: sviluppi e prospettive
ISBN: 88-351-6054-5
- EAN13: 9788835160540
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Peso: 0.35 kg
La profonda riflessione teorica sull'inconscio è il passaggio ineludibile per accedere a una definizione della dimensione dell'implicito, liberando il campo da un fitto intreccio di teorie e ambiguità che ne rendono difficile la comprensione e l'utilizzo clinico. Superato questo punto e acquisita una visione distinta dell'implicito è possibile dirigersi verso l'obiettivo dello studio, che è l'opportunità di rivisitare il concetto di azione terapeutica e l'approccio clinico, alla luce della consapevolezza che esiste un livello imprescindibile del Sé legato alla dimensione dell'implicito. Questa parte del Sé si colloca nello spazio-intersezione tra il corpo, gli affetti e l'interazione sociale, e con gli strumenti disponibili in questo spazio sperimenta, evolve e comunica. Di qui nasce l'esigenza che l'analista sviluppi la capacità di svolgere la sua funzione anche in questo spazio intersoggettivo, integrando, ma soprattutto interiorizzando, una visione unitaria dei tre principali punti di vista in cui questo spazio può essere esplorato e conosciuto: la psicoanalisi, le neuroscienze affettive e l'epigenetica. La comunicazione e l'ascolto rivolti simultaneamente al paziente, a sé stesso e al campo intersoggettivo possono mettere a disposizione dell'analista un'esperienza ed una visione capaci di farsi carico delle situazioni cliniche più complesse e insidiose, come le patologie ad esordio precoce, o le situazioni in cui è presente un breakdown o uno stato regredito.