Autostrada del Brennero. Architetture e paesaggi. Mappe iconografiche
Rubbettino Editore
Illustrazioni di Hänninen G.
Soveria Mannelli, 2099; br., pp. 120, ill., cm 18,5x26.
(Varia).
collana: Varia
ISBN: 88-498-7838-9
- EAN13: 9788849878387
Soggetto: 1960- Contemporaneo,Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.48 kg
L'Autostrada del Brennero è uno dei segmenti più rilevanti della rete stradale europea: lunga 314 chilometri, supera oltre 1300 metri di dislivello tra il Passo del Brennero, dove si connette con l'omonima Autobahn austriaca, e Campogalliano, dove incontra l'Autostrada del Sole. L'E45, la rotta europea cui formalmente appartiene, raggiunge in territorio italiano lo Stretto di Messina e oltre le Alpi quello di Kattegat, mettendo in comunicazione due cruciali collegamenti marittimi del Mediterraneo e del Mare del Nord. Oggetto di molte ricerche prima e dopo la sua definitiva conclusione, nel 1974, l'Autostrada del Brennero merita di essere studiata come un'architettura, indagando le qualità della pianta, della sezione, dell'alzato. Da questa prospettiva, i ponti, i viadotti, i trafori, gli svincoli, i caselli, le aree di sosta e di servizio, che si succedono lungo il rilevato originario, appaiono come le parti di un'opera unitaria, concepita per misurarsi con le scale del territorio e del paesaggio. Per comprendere questa infrastruttura e per maneggiare queste scale, il primo volume della ricerca condotta sull'Autostrada del Brennero da un gruppo di studiosi del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, pubblica una selezione delle fotografie realizzate tra il 2021 e il 2022 da Giovanni Hänninen. Oscillando attorno all'asse autostradale, l'obiettivo del fotografo ha selezionato parti della Pianura Padana, delle valli dell'Adige e dell'Isarco, delle Alpi, facendo intravedere, nell'insieme dei ritratti, gli elenchi, gli indici e i contenuti delle mappe che si dovranno rappresentare per condurre l'Autostrada del Brennero lungo il complesso tragitto della transizione ecologica. Prefazione di Renato Bocchi.