Me ne andavo per le Vie ai Monti (Mi' ni 'gnanava pe' lu chianu a' Muntu)
Edizioni Arci Postiglione
Salerno, 2003; br., pp. 160, ill. b/n.
Testo in:
Peso: 0.77 kg
Ambienti incontaminati ove natura, storia e cultura sono gli autentici padroni di casa. Un unico, immenso e vasto contenitore di paesaggi ricchi di sensuale fascino, di struggente bellezza e di incredibili meraviglie. Ci sono uomini (e tra questi merita senz'altro di farne parte l'autore di queste pagine) che hanno dedicato la propria vita al trekking, quello con la "T" maiuscola, compiendo esplorazioni ed escursioni - molto spesso anche in solitaria - nel grande cuore del Mezzogiorno italiano, in quell'angolo di Mediterraneo posto ai limiti e agli incroci tra culture di arcaiche memorie e civiltà dalle millenarie tradizioni. Alla luce delle esperienze maturate sul campo l'autore propone una originale interpretazione di questo territorio, il Vallo di DIANO, un immenso concentrato di ambienti e paesaggi ancora tutti da scoprire e, comunque, alla portata di tutti; territori la cui primitiva natura rivela all'escursionista caratteristiche incredibilmente simili a quelle dei più quotati "giganti" dell'escursionismo europeo come le Alpi, le Dolomiti, i Pirenei. "Me ne andavo per le Vie ai Monti" offre una full-immersion nella natura del Sud, in compagnia dell'autore che con questa sua opera vi propone trekking da uno a più giorni lontano dai grossi flussi del turismo estivo; escursioni in totale autosufficienza con pernottamenti o bivacchi di fortuna, attrezzati un po' sullo stile dei vecchi montanari, dei boscaioli, dei minatori e dei pastori transumanti. Viaggiando a misura d'uomo - a piedi, a cavallo, in bicicletta, con gli sci - si ha la possibilità di giungere in tante località, spesso nascoste anche "dietro l'angolo di casa", per venire a contatto non solo con la natura, ma anche con l'uomo e tutto il suo "vissuto", fermandosi a volte anche a mangiare un piatto tipico, che spesso e autentica testimonianza della cultura locale.