libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

L'anno in cui i nazisti hanno perso la guerra

Newton Compton Editori

Traduzione di Vallardi C.
Ponte Galeria, 2021; br., pp. 336, cm 12x24.
(I Volti della Storia. 668).

collana: I Volti della Storia

ISBN: 88-227-6066-2 - EAN13: 9788822760661

Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Il 1941 è un anno cruciale che ha contribuito a cambiare per sempre il destino del mondo come lo conosciamo oggi. All'inizio del 1941 le armate naziste occupavano gran parte dell'Europa. Il Regno Unito di Churchill era in una condizione di isolamento, ormai ultimo baluardo di resistenza a Hitler, ridotto allo stremo dagli attacchi dei bombardieri e dei sottomarini tedeschi. Stalin, nel rispetto del patto di non belligeranza, era ancora un semplice spettatore, mentre Roosevelt si riproponeva di tenere gli Stati Uniti fuori dal confitto. In questa situazione, Hitler era convinto che la vittoria fosse ormai vicina. Alla fine del 1941, lo scenario era completamente diverso. Hitler aveva giocato d'azzardo e aveva ripetutamente perso: invadendo l'Unione Sovietica nella stagione dell'anno meno opportuna e commettendo una serie di disastrosi errori militari; facendo dell'assassinio di massa e del terrore le sue armi preferite e affrettandosi a dichiarare guerra agli Stati Uniti dopo l'attacco del Giappone a Pearl Harbor. La Gran Bretagna, così, si era guadagnata due potenti alleati: la Russia e gli Stati Uniti. La Germania era ormai condannata alla sconfitta.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
€ 9.40
€ 9.90 -5%

spedito in 2/3 sett.


design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci