18 giugno 1815. Waterloo
Traduzione di M. Sartori.
Milano, 2009; ril., pp. 170, cm 15x21,5.
(I Giorni che hanno Cambiato il Mondo).
collana: I Giorni che hanno Cambiato il Mondo
ISBN: 88-7972-887-3
- EAN13: 9788879728874
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Lo sguardo retrospettivo degli studiosi semplifica la storia e tratta le grandi svolte come eventi inevitabili. Nella sua versione più diffusa la battaglia di Waterloo fra la Grande Armée di Napoleone e l'esercito anglo-prussiano di Wellington è il capolinea di un percorso ormai predeterminato, il canto del cigno di un uomo destinato alla sconfitta. Questa lettura della storia ha il vantaggio di rendere razionali gli avvenimenti successivi. Waterloo ebbe l'effetto di mettere fine all'egemonia francese in Europa e di inaugurare una fase in cui la potenza dominante, in tutti i continenti, sarebbe stata la Gran Bretagna. Ed ebbe anche l'effetto di promuovere un piccolo e agguerrito Stato regionale, la Prussia, al rango di potenza europea, Ma ciascuna di queste conseguenze, secondo i paladini della storia "razionale", sarebbe stata iscritta nella straordinaria ascesa della Gran Bretagna durante la seconda metà del Settecento e nelle grandi doti militari dimostrate dalla Prussia durante la guerra dei Sette anni. La realtà è alquanto diversa. In questo libro, Andrew Roberts, straordinario "pittore di battaglie", dimostra che quella di Waterloo fu sino all'ultimo momento una straordinaria somma di errori tattici e strategici, occasioni mancate, eccessive prudenze ed eccessive imprudenze. Vinse alla fine colui che commise meno errori o che potè, come Wellington, gettare nella mischia all'ultimo momento il provvidenziale soccorso dell'alleato prussiano.