Intuizioni montessoriane per la demenza. Una nuova visione di cura
Maggioli Editore
Santarcangelo di Romagna, 2021; br., pp. 102.
(Sociale & Sanità).
collana: Sociale & Sanità
ISBN: 88-916-5177-X
- EAN13: 9788891651778
Testo in:
Peso: 1 kg
Questo libro ha voluto essere il tentativo di aprire la strada a nuovi possibili interventi nell'ambito delle demenze, attraverso le intuizioni di una delle maggiori pedagogiste italiane, Maria Montessori, che forse solo ora si sta riscoprendo nel nostro paese. Una pedagogista che in un'epoca estremamente difficile riuscì a dare il giusto ruolo al mondo dell'infanzia, ma che, nella fase finale della sua vita, aveva anche compreso come il suo modello non fosse rivolto solo al bambino ma alla vita delle persone. Dopo i sessantacinque anni la demenza rappresenta il primo caso d'invalidità. Oggi sono circa 50 milioni le persone con demenza nel mondo; la previsione per il 2050 è di oltre 130 milioni. Questa realtà impone un approccio diverso, una vera e propria educazione all'invecchiamento (geragogia), ma allo stesso tempo impone anche un approccio alternativo nell'attività di assistenza all'interno delle varie strutture, che si chiamino RSA, Case di Riposo, Centri Diurni, CRA, o altro, ma anche nella vita famigliare per chi assiste da casa. Come si capirà meglio leggendo il libro, vanno affrontati gli aspetti relazionali e ambientali con una diversa sensibilità, molto più vicina al mondo dell'infanzia piuttosto che a quello dell'età adulta (che non significa infantilizzare l'anziano). Nel volume viene presentato questo diverso approccio, questa nuova visione di cura, appunto, prendendo le mosse dal concetto di retrogenesi e dalla nota Scala di Reisberg, e servendosi del pensiero di Maria Montessori. La pedagogia, e quindi la scienza dell'educazione, applicata alla vita delle persone con demenza, rappresenta un utile strumento di aiuto e sostegno che permette un rivoluzionario cambiamento nella mentalità delle organizzazioni con un miglioramento della qualità di vita delle persone ma anche dello staff. Non un nuovo metodo, ma una vera e propria visione diversa della vita nella sua interezza.