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Relics of the Past. Treasures of the Greek Orthodox Church and the Population Exchange

Five Continents Editions

Ginevra, Centre orthodoxe du patriarcat oecuménique, Chambésy,, 3 febbraio - 24 luglio 2011.
Ginevra, Centre orthodoxe du patriarcat oecuménique, Chambésy, 3 febbraio - 24 luglio 2011.
Coedizione con il Benaki Museum, Atene.
Ginevra, Centre orthodoxe du patriarcat oecuménique, Chambésy, 3 febbraio - 24 luglio 2011.
Testo Inglese e Francese.
Milano, 2011; br., pp. 216, 80 ill. col., 80 tavv. col., cm 24x28,5.

ISBN: 88-7439-575-2 - EAN13: 9788874395750

Soggetto: Collezioni,Design,Oreficeria (Argento, Gemme, Gioielli, Oro),Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Extra: Arte Bizantina

Testo in: testi in  inglese, francese  testi in  inglese, francese  

Peso: 1.3 kg


I circa 90 reperti presentati provengono da località in cui ebbe un fiorente sviluppo la cultura greca durante il medioevo e nelle epoche successive e raccontano le vicende storiche delle popolazioni cristiane vissute entro i confini dell'impero ottomano.
In una società strutturata sulle differenze religiose, i tesori ecclesiastici delle comunità locali ne rappresentavano la memoria collettiva. Diversi elementi, sia storici che geografici, influenzarono nel corso dei secoli la produzione e quindi le fattezze di questi reperti.
Particolarmente significativo fu il ruolo svolto da Costantinopoli/Istanbul, che nel XVII secolo si era aperta all'occidente europeo rendendo possibile un ricco scambio di merci.
Grazie a queste contaminazioni le opere che circolavano nell'impero presentano una miscela stilistica particolare, che unisce l'arte bizantina e quella della cristianità occidentale inserite nell'ambito culturale ottomano.
Nel 1923, nell'ambito dello scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia, i tesori delle comunità greco-ortodosse dell'Asia Minore (Anatolia), del Ponto (Mar Nero) e della Tracia Orientale, costituiti dalle argenterie, dai paramenti, dalle icone, dai manoscritti, dai libri liturgici e da tutto quanto era custodito nelle sacrestie delle loro chiese e monasteri, furono portati su suolo greco.
Anna Ballian è il curatore del Benaki Museum di arte islamica di Atene; è autrice di un gran numero di pubblicazioni sull'arte bizantina, post bizantina, islamica e armena, e ha curato numerose mostre. Una delle sue opere più recenti è la Guide of the Benaki Museum of Islamic Art (Atene 2006).

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci