Architetture e politiche della memoria
Silvana Editoriale
Cinisello Balsamo, 2023; br., pp. 224, ill. col., cm 22x28.
ISBN: 88-366-5353-7
- EAN13: 9788836653539
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il processo di costruzione della memoria che il presente volume si propone di prendere in esame si configura come un'indagine complessa e stratificata intorno alle istanze politiche e sociali che hanno condotto alla mancata realizzazione di due importanti progetti relativi ai traumi della seconda guerra mondiale: il Memoriale ai sei milioni di martiri ebrei disegnato da Louis I. Kahn, che avrebbe dovuto essere realizzato a New York (1967-1973); e il Centro di documentazione Topografia del Terrore progettato da Peter Zumthor per Berlino (1993-2004). Gettando uno sguardo retrospettivo alla storia dell'architettura commemorativa del XX secolo, emerge chiaramente la scarsa importanza riconosciuta ai memoriali non finiti o mai realizzati, di cui, nella maggior parte dei casi, resta soltanto una traccia documentaria. Tuttavia, come suggerisce l'anglista ed ebraista americano James E. Young, è ipotizzabile che la storia di un memoriale non realizzato possa diventare più istruttiva di quella di un memoriale costruito. Quella relativa alla costruzione di un memoriale è la storia di un'attività di scavo che sottende al complesso processo di visualizzazione e materializzazione dell'intenzione di memoria espressa da un determinato gruppo di individui, in un luogo e momento storico precisi. Il memoriale, infatti, è un'opera architettonica concepita per inserirsi nello spazio pubblico: luogo di grande stratificazione sociale, politica ed estetica cui la collettività assegna al contempo un fondamentale valore culturale. In tale prospettiva, indagare le dinamiche che tanto sul piano storico e politico quanto su quello estetico e architettonico hanno presieduto al progetto di un memoriale, è un atto di grande consapevolezza storica, poiché contribuisce a portare alla luce l'interpretazione che una collettività dà del proprio passato, in particolare quello legato agli eventi traumatici.