Il volontariato dopo lo stato sociale
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2099; br., pp. 146, cm 12x24.
ISBN: 88-575-9032-1
- EAN13: 9788857590325
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Questo volume restituisce alcune analisi sul volontariato del "secondo welfare" e, più in generale, sulle trasformazioni che il Terzo Settore ha attraversato nel corso degli ultimi decenni in Italia. Sullo sfondo delle riflessioni proposte in queste pagine è posta la metamorfosi urbana e politica dell'Italia post-industriale, che moltiplica gli spazi marginali, quelli del disagio socio-economico, dei capannoni abbandonati e delle retoriche della riqualificazione, che vive la profonda crisi dei partiti politici e dei sindacati, producendo spaesamento e crisi identitaria. È su questo sfondo, infatti, che si sono determinate profonde trasformazioni sui diritti sociali e sulle vite di coloro i quali dedicano il quotidiano alla solidarietà, alla cooperazione e alla socialità, agendo tra le stringenti maglie del neoliberismo. Guidati, in particolare, dagli insegnamenti di Michel Foucault, Pierre Bourdieu, Robert Castel e Antonio Gramsci e restituendo i risultati di una ricerca empirica, si prova a rendere evidenti quei meccanismi attraverso i quali il lavoro volontario è tradotto in un obbligo morale al quale non ci si può sottrarre, pena la vergogna e lo sdegno sociale. Attraverso lo sguardo e le parole dei "volontari", incontrati in una delle molteplici aree periferiche del mondo a capitalismo avanzato, si ricostruiscono i passaggi dal welfare al workfare, dimostrando come ciò abbia contribuito all'istituzionalizzazione del volontariato, fino a trasformarlo in una tendenza giovanile di massa e favorendo, così, l'estensione di una figura ibrida, a metà strada tra il volontario puro e l'occupato retribuito. Prefazione di Diego Giannone.