Il tempo nello spazio
Effequ
Orbetello, 2010; br., pp. 160, cm 12x17.
(Saggi Pop. 8).
collana: Saggi Pop
ISBN: 88-89647-56-6
- EAN13: 9788889647561
Luoghi: Extra Europa
Testo in:
Peso: 0.16 kg
Un orologio russo non è un qualunque altro oggetto di consumo. Avere al polso un elegante Poljot, o un rude e indistruttibile Komandirskie, o magari uno di quei Raketa (in particolare quelli meccanici), con le loro dimensioni abbondanti e i quadranti colorati, significa possedere ottimi prodotti offerti a un prezzo che è solo una frazione di quello degli orologi di marca occidentali, e soprattutto oggetti indistruttibili, di qualità garantita dai controlli effettuati sotto la stretta sorveglianza dell'esercito. Sì, perché gli orologi russi sono stati i primi ad avventurarsi fuori dell'atmosfera; al polso di Gagarin, il primo uomo nello spazio, o di Leonov, che fu il primo a passeggiarci. Prima la funzione, il buon funzionamento, e poi l'estetica: era questa la filosofia dell'industria sovietica, con cui furono costruiti lo Sputnik, le stazioni spaziali, i giganteschi aerei civili e militari, e i nostri piccoli amici da polso, la cui storia è indissolubilmente legata a quella dell'aeronautica e dell'esplorazione della terra e del cosmo. Questo libro non è un catalogo completo della produzione dell'orologeria russa e neanche un testo sulla tecnica manifatturiera, ma piuttosto una pubblicazione che fonde questi aspetti con un terzo dato che li accomuna e conferisce loro un senso un po' diverso: la storia della Russia.