Lolita su tela. Poetiche dell'invenzione in Nabokov e Balthus
Roma, 2015; br., pp. 128, ill. b/n.
(Arte e Cataloghi).
collana: Arte e Cataloghi
ISBN: 88-7575-231-1
- EAN13: 9788875752316
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.61 kg
Il Novecento è stato inavvertitamente attraversato, e per certi versi dominato, da due solitari: Vladimir Nabokov che con le parole 'rivelò cose che ogni visione equilibrata e contegnosa ignora', e Balthasar Klossowski de Rola, in arte Balthus, che 'fece piegare l'apparenza e la trascese'. Da una parte lo scrittore russo naturalizzato statunitense, dall'altra il pittore francese di origine polacca; da una parte il gigante Nabokov, dall'altra il solitario Conte De Rola: due personalità dissimili, ma che osservate da particolari angoli prospettici presentano numerosi punti di contatto, ciascuno dei quali rivela a sua volta una moltitudine di affinità. Per citare George Steiner: chi ha davvero assimilato un dipinto di Cézanne non potrà più guardare una mela, o una sedia, come le guardava prima. Ebbene, chi ha davvero assimilato un romanzo di Nabokov o un quadro di Balthus non potrà più accostarsi all'arte come la intendeva prima. Tra l'età anagrafica di Nabokov e quella di Balthus correvano nove anni: il primo era nato il 23 aprile 1899 a San Pietroburgo; il secondo il 29 febbraio 1908 a Parigi. Entrambi si spensero in Svizzera: il primo a Montreux, nel 1977; il secondo a Rossinière nel 2001. Due vite condotte separatamente, ma un legame poetico speciale. La lettura di quel legame è il contenuto di questo libro.