Fine della città. «Occhio quadrato» di Alberto Lattuada
Scalpendi
Segrate, 2099; br., pp. 224, ill., cm 12x24.
ISBN: 88-99473-72-2
- EAN13: 9788899473723
Soggetto: Cinema,Collezioni,Fotografia
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Nel luglio 1941 le edizioni di "Corrente" pubblicano a Milano "Occhio quadrato", un esile volumetto di ventisei tavole fotografiche che sintetizza le ricerche condotte da Alberto Lattuada nei quattro anni precedenti. Lattuada non è ancora il regista cinematografico che di lì a poco diverrà noto come collaboratore di Mario Soldati e poi come regista di "Giacomo l'idealista" (1943) e "La freccia nel fianco" (1944), ma un giovane studente del Politecnico che da anni collabora come critico e autore con diverse riviste. Questa sua opera prima costituisce un unicum nel panorama del periodo, antesignana di un filone editoriale che troverà pieno sviluppo solo nel secondo dopoguerra. "Occhio quadrato" è infatti il primo libro italiano che, superando l'immediato fine descrittivo o cronachistico, utilizza il linguaggio della fotografia documentaria per "inventare" un nuovo meta-paesaggio dell'esistenza quotidiana. Con uno stile piano e distaccato, del tutto lontano dalle retoriche della cultura ufficiale fascista di quegli anni, le fotografie di Lattuada presentano al lettore-spettatore frammenti di città, luoghi dimessi, oggetti desueti, volti e figure ai margini della storia.